La tecnica di simulazione adottata nello studio dei processi produttivi e logistici da LAC è, nello specifico, la simulazione ad eventi discreti (DES) svolta in modalità Fast Time.
La forza della DES (Discrete Event Simulation) risiede nella capacità di rappresentare le dinamiche di un sistema reale, caratteristica che molti altri sistemi, inclusi potenti modelli di ottimizzazione o la simulazione MRP, non possiedono. È proprio la necessità di gestire le dinamiche del sistema della DES che dà vita alla sua struttura, le sue funzioni e al particolare modo di analizzare i risultati. Allora, si può dire che la simulazione (in particolare la simulazione ad eventi discreti) consiste nella progettazione di un modello dinamico di un sistema dinamico allo scopo sia di capirne il comportamento, sia di valutare diverse strategie di funzionamento del sistema (nel rispetto dei vincoli imposti).
“Simulation is the process of designing a model of a real system and conducting experiments with this model for the purpose either of understanding the behavior of the system or of evaluating various strategies (within the limits imposed by a criterion or set of criteria) for the operation of the system.”
Shannon 1975
Adottando questo approccio, LAC è in grado di simulare le dinamiche di un impianto industriale con grande precisione e fornire i principali KPI (Key Performance Indicator) di interesse nelle diverse fasi di analisi di un processo produttivo o progettazione di impianto industriale. La simulazione dinamica è una tecnica che permette di identificare le principali strategie di gestione di magazzini automatici (studiando ad esempio le regole che devono essere implementate in un WMS – wharehouse Management System) o la miglior gestione delle procedure di un magazzino tradizionale.
Rappresentando un processo produttivo, è possibile investigare e definire il corretto dimensionamento dell’automazione industriale installata o da installare (mobile robot, AVG, trasloelevatori, ecc….) soprattutto nei processi produttivi misti ovvero in cui sono presenti fasi gestite da operatori e fasi gestite dall’automazione. Inoltre è possibile quantificare spazi e risorse necessarie per i buffer interoperazionali o di disaccoppiamento e valutare il corretto dimensionamento degli operatori.
La simulazione dinamica è indispensabile per valutare il ROI di un investimento (ritorno di investimento) sia quando si parla di automazione che di sistemi tradizionali: come è possibile analizzare un processo produttivo senza una rappresentazione dinamica dello stesso che tenga conto della variabilità?
Sempre grazie alla simulazione dinamica è possibile condurre analisi what-if e analisi di scenario in grado di valutare la fattibilità di un investimento, identificando non solo i criteri che lo rendono vantaggioso (e gli indicatori di performance), ma anche le innovazioni riguardanti il processo produttivo che devono essere apportate.
Infine, davvero vogliamo parlare di Industry 4.0 senza parlare di simulazione?