I progetti di sviluppo software per la produzione, magazzino e spedizioni di LAC rientrano nella legge di bilancio 2021 . Non solo lo sviluppo di applicativi web, ma anche i progetti di consulenza industriale.
Cos’è il credito d’imposta formazione 4.0
La misura è un’agevolazione fiscale strategica per le aziende che investono nella formazione dei propri dipendenti negli ambiti previsti dal Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 uno dei tasselli del Recovery Fund italiano. La legge di bilancio 2021 è intervenuta nuovamente sul credito di formazione 4.0, prevedendo il riconoscimento dell’agevolazione fino al periodo in corso al 31 dicembre 2022.
Cosa finanzia il credito d’imposta
Oltre a spese di personale e formazione, sono inclusi i servizi di consulenza connessi al progetto formativo e le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione (con particolare incoraggiamento per attività rivolte a soggetti svantaggiati e molto svantaggiati individuati dal DECRETO MINISTERIALE DEL 17 OTTOBRE 2017)
Credito d’imposta : quale formazione ?
Le attività di formazione devono concernere le seguenti tecnologie:
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva ( o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
A chi si rivolge e come funziona
Il finanziamento ( tramite appunto credito d’imposta ) della formazione 4.0 incoraggia SOPRATTUTTO LE PMI, che possono ottenere un credito del 50% delle spese sostenute, con un tetto annuale di 300 mila euro. Per una GRANDE IMPRESA invece le spese ammissibili possono essere finanziate al 30% al massimo con tetto annuale a 250 mila euro. Nel mezzo le medie imprese con tetto a € 250.000 e soglia al 40%. Per le definizioni di microimpresa, piccola impresa, media e grande sicuramente la cosa migliore da fare è guardare alla relativa raccomandazione UE del 2003.